Dominata la dea. Il culo del Gasp però resiste ancora.


Che dire?
Sfortuna? Partita stregata? Imprecisione?
Si può dire qualsiasi cosa, una cosa è certa però, l'Udinese meritava ampiamente la vittoria.
Ha giocato, ha creato, ha chiuso gli spazi all'Atalanta, ha fatto tutto quello che si poteva fare per vincere la partita.
L'ingresso di Solet in difesa poi ha dato una tranquillità ed una sicurezza mai viste finora.
Poi la classe infinita di Sanchez e Thauvin, due che d'ora in poi devono sempre giocare assieme.
Il Nino ha dimostrato, nonostante l'incredibile traversa colpita, che c'è, che è in forma, che è un professionista di altissimo livello ma soprattutto che il suo talento è rimasto intatto, sempre uguale, cristallino.
Con il recupero anche di Payero ora l'Udinese è anche più solida.
Un punto, un passetto in avanti che ci permette di consolidarci a metà classifica.
Eppure all'ultimo minuto, la beffa stava per arrivare proprio dall'ex Samardzic, non fosse stato per la grande parata di Sava.
Il culo del Gasp stava per colpire ancora.

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