Le parole sono quelle del direttore Collavino il giorno dopo la presentazione della squadra in piazza Libertà a Udine.
Ed è vero, c'è entusiasmo.
Ovviamente l'arrivo di Alexis Sanchez ha riacceso la fiammella nel cuore dei tifosi bianconeri.
Un mix di speranza, sogno, voglia di rivalsa dopo anni, ben dieci, di delusioni, salvezze risicate, campionati anonimi.
Collavino incalza:"questo è il regalo che la famiglia Pozzo ha fatto ai tifosi, dicendola lunga sul lavoro e l’attenzione della proprietà".
Anche Inler è soddisfatto:"Sono molto felice perchè con Alexis abbiamo giocato qui in anni molto belli per la storia di questo club.
Sono fiducioso sui miglioramenti giorno per giorno, il Nino è carico e siamo pronti a fare bene".
E poi c'è lui, il Nino:"Qui è cambiato tutto in 13 anni, anche lo stadio, con i tifosi che ci sono più vicini.
Sono contento di tornare nella mia prima casa in Italia, spero di fare bene e di andare più lontano possibile.
Avevo molte offerte quest’estate, dal Sud America all’Italia, ma ho scelto il club che mi ha voluto di più, senza considerare l’aspetto economico.
Il Friuli è casa, devi stare qui un anno per conoscere bene i friulani, sono chiusi, ma hanno un cuore d’oro, sono speciali.
I Pozzo mi hanno cercato due anni fa, ma non mi sentivo pronto. All’Inter sono stato bene con tifosi e staff, ma qui è casa e mi sento prima di tutto un tifoso di questo club.
I Pozzo mi hanno cercato due anni fa, ma non mi sentivo pronto. All’Inter sono stato bene con tifosi e staff, ma qui è casa e mi sento prima di tutto un tifoso di questo club.
Vedo bene la squadra, mi sembra positiva e con una buona mentalità. L’anno scorso è stata una stagione sfortunata, quest’anno penso che faremo bene.
Il mister lavora molto.
Io farò il possibile per fare bene per questa gente, credo nella squadra, nello staff e nella gente che lavora sempre nell’ombra.
Sono abituato alla pressione mi piace.
Sono abituato alla pressione mi piace.
Voglio essere professionale e dare una mano ai ragazzi cercando di vincere qualcosa".
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