L'ex direttore sportivo dell'Udinese Pierpaolo Marino ha commentato i fatti accaduti durante Udinese-Milan:"L’episodio di sabato col Milan mi ha profondamente colpito.
Udine è stata sempre la qualità dei friulani e dei suoi abitanti, tant’è che poi ho deciso dal ‘98 di stabilirmi qui.
La città di Udine è una città antirazzista convinta e, quindi, sulla società non c’è bisogno nemmeno di ricordarlo.
La multietnia dei giocatori dell’Udinese arriva dagli anni 90, allora nel calcio si sentiva di tutto e di più e nessuno interveniva, c’era discriminazione territoriale, di razza, di tutto.
Ma già allora l’Udinese era un modello in questo.
Ora la società dei Pozzo va in un tritacarne in cui è ingiustamente maciullata, ma ci tengo a dire che si tratta di una società che ha applicato sempre principi di parità fra le etnie.
Quando 25mila persone si raccolgono in un posto ci può essere di tutto.
Quando 25mila persone si raccolgono in un posto ci può essere di tutto.
Ma questo non vuol dire che i 25mila sono tutti cretini o delinquenti. La società ha fatto bene a isolare questo imbecille, perché pare che si tratti di uno o due persone.
Spero che intervenga in secondo grado l’organo disciplinare per correggere questa decisione che punisce un pubblico che non ha motivo di essere coinvolto in questo.
Dobbiamo essere tutti dalla parte di Maignan, inchinarci a lui e chiedere scusa per i cretini.
Dobbiamo essere tutti dalla parte di Maignan, inchinarci a lui e chiedere scusa per i cretini.
Magari farlo anche cittadino onorario di Udine, come vuole fare giustamente il sindaco.
Per colpa di pochi, sono stati puniti tutti quelli delle tribune e questo mi dispiace. È stato un episodio che Udine non meritava".
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