C'era una volta la fatal Verona che oltre a far piangere i milanisti per ben due volte, è sempre stata un duro ostacolo anche per l'Udinese, dando in più di un'occasione grandi dispiaceri ai bianconeri e ai suoi tifosi.
Ci stava per riuscire anche ieri sera, quando uno scozzese di nome Diog ha impattato di collo infilando nell'angolino l'incolpevole Silvestri, portando in vantaggio i padroni di casa.
Un gioco frammentario basato più sugli errori in appoggio dei nostri campioni, stava consegnando la vittoria alla squadra dell'ex Cioffi, ma la fame, la caparbietà e la voglia di vincere dell'Udinese e del suo allenatore mister Andrea Sottil, hanno ancora una volta, la sesta consecutiva, avuto ragione.
Chi vorrà battere questa Udinese non gli basterà dare il meglio, dovrà fare i salti mortali e assicurarsi, una volta stesa, che il cuore non batta più.
Quella di Verona sembrava l'ennesima partita stregata vista e rivista nelle scorse stagioni, occasioni create e avversari che passano in vantaggio e che con il minimo sforzo si portavano a casa la vittoria.
Quest'anno però il vento sembra essere cambiato, la squadra sembra avere maturità ed idee chiare, ma soprattutto quell'unità di intenti e di mutuo soccorso che negli anni precedenti era venuta a mancare.
Una partita che non avrebbe avuto storia se a passare in vantaggio non fosse stato il Verona, con un gol che è servito solo a rallentare la corsa, ad allungare i tempi per una rimonta e meritata vittoria.
I cambi hanno fatto ancora una volta la differenza e gli ingressi di Beto, Samardzic e Arslan hanno contribuito alla conquista dei tre punti.
Beto approffittando dell'ennesimo assist servito da Deulofeu, Samardzic fornendo l'assist su punizione per l'incornata di Bijol nei minuti di recupero.
Una vittoria che fa volare l'Udinese e i suoi tifosi, arrivati in massa a Verona e ritornati in Friuli ebbri di gioia dopo una vittoria merita e sofferta, non tanto per aver subito il Verona ma per le molte occasioni sprecate.
Stiamo diventando la fatal armata bianconera.
Siaaaaaaamo l’armata bianconeeeeera. E mai nessun ci fermerà
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