Masina:"Ho visto una curva che canta dall’inizio alla fine. Ne sono rimasto stupito"


Adam Masina ai box per l'infortunio al ginocchio subito durante la partita contro la Fiorentina è stato ospite al canale ufficiale bianconero e ha così parlato di se e della squadra:“Siamo su un buon cammino per il rientro”, sono le prime parole di Masina, mentre abbassa lo sguardo verso la gamba. L’Udinese è terza a quota 16 punti, uno solo sotto alla coppia Atalanta-Napoli. Un avvio strepitoso. “Speravo che potesse succedere – racconta il jolly difensivo – Io e la mia famiglia siamo partiti da Londra sperando di fare bene al ritorno in Italia”. La forza all’origine di questi risultati splendidi (striscia aperta di cinque vittorie consecutive) sta nella compattezza tra i compagni: “Conoscevo molti giocatori della squadra, altri li ho conosciuti in fretta. Il gruppo è la nostra forza. Non mi aspettavo un inizio così, ma ci speravo”. Una mentalità su cui il mister, Andrea Sottil, “ha lavorato tanto da inizio stagione, instillandoci il pensiero di potercela giocare con tutti. Quando un allenatore non parte sconfitto ti fa aumentare la fiducia. Si vede quanto Sottil tenga alla squadra e a ogni singolo giocatore. Per me è la base su cui partire”, dice il bianconero. Ma questo non sempre basta. Ci sono poi gli aggiustamenti, le “invenzioni, come Pereyra ibrido, che fanno sì che si crei questa classifica. Non vuol dire che abbiamo raggiunto qualcosa, il campionato è lungo, ma siamo lì. La posizione che raggiungi a fine anno è quella che meriti”.Mentre scorrono i video delle sue prime gare con la nuova pelle, Masina si concede un istante di emozione. “È quasi commovente vedere le mie immagini in partita. Ero molto contento del mio inizio di stagione, ma – aggiunge, riferendosi all’infortunio al ginocchio – so e accetto che nel calcio queste cose possano succedere. Ora mi concentro sulla fisioterapia per tornare presto e al meglio”. Ci sarebbe già “un’idea per il rientro, ma stiamo lavorando giorno dopo giorno. Non vogliamo forzarci né porci dei limiti”. La rottura del crociato destro gli farà saltare il Mondiale con il Marocco. Un fulmine a ciel sereno, a meno di tre mesi dal torneo. Tanto che Masina ammette che “le due settimane post infortunio sono state molto dure. La speranza è l’ultima a morire, ma quando mi hanno comunicato l’esito della risonanza ho capito che non c’era più niente da fare. Purtroppo è andata così. Fortunatamente – specifica il laterale – ho una famiglia accanto che mi ha dato man forte. Dopo qualche giorno sono riuscito a dare una svolta ai miei pensieri e ora sono concentrato sul rientro”.
Le prestazioni dell’Udinese possono solo far felici i tifosi. “Sentiamo entusiasmo. Purtroppo le partite le ho viste dalla tribuna, ma ho visto una curva che canta dall’inizio alla fine della partita. Ne sono rimasto stupito”, ammette. Un coro cui Masina ha potuto, sfortunatamente, prendere parte dopo la gara con la Fiorentina. È stato nel primo tempo del match contro la Viola che il ginocchio ha ceduto. “Ho pensato di primo acchitto alla partita contro la Fiorentina. Spesso quando si arriva a un certo livello di maturazione si pensa giorno dopo giorno. Mi sono detto ‘ok, ho finito la partita’ –racconta il difensore – Nello spogliatoio il dottore mi ha detto di non pensarci fino alla risonanza, poi è arrivata la botta quando mi hanno comunicato i tempi di recupero”. Non si pensava subito potesse essere un colpo così duro: “La mia testa era focalizzata sulla Fiorentina, non pensavo al dopo. Prima del risultato della risonanza speravo di stare in campo dopo due mesi. Anche se sapevo che era brutta”.
Adesso il bianconero si concede delle camminate a Udine. “Passeggio molto, anche per rientrare meglio!”, dice sorridendo. In chiusura, un tifoso suggerisce per messaggio un soprannome per il giocatore: Animal Adam. “No, no – si scherma Masina, allargando il sorriso – sono un bravo ragazzo”.

fonte Udinese.it

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