Petiziol:"Il problema non è il modulo ma la garra di chi è in campo"


Intervenuto a Radio Sportiva, Lorenzo Petiziol,decano dei giornalisti friulani, ha parlato del match di sabato tra Cagliari e Udinese.

L’Udinese arriva a Cagliari consapevole dell’importanza della gara
Certo che si. Fondamentale per entrambe le squadre. Sul fronte Udinese, ora con il cambio in panchina serve invertire la marcia. Il problema non è il modulo ma la garra di chi è in campo. Rispetto al match con il Milan non credo che ci siano stravolgimenti nell’undici di partenza, come è statpo logoicamente in Coppa Italia. La società, in Serie A da 27 anni, vuole fare il massimo nonostante il salto di qualità manchi.

Ti aspetti una partita di attesa o subito aggressiva da una delle due?
Senza dubbio una gara aperta, che ovviamente l’Udinese non vuole perdere anche se poi qualche giorno dopo la cenerentola Salernitana. Tuttavia bisogna giocare ogni contesa, senza lasciare nulla al caso. Poi, come sempre, sarà il campo al termine dell’incontro, a decretare l’esito finale.

Cioffi sta portando fiducia. Eppure, almeno visto dalla Sardegna, l’esonero di Gotti è sembrato esagerato. È così o no?
Tutti gli esoneri sono figli di una motivazione. L’esonero è arrivato perché da tredici gare la squadra bianconera era abbastanza passiva e concedeva molte ripartenze, come dimostra quanto accaduto dopo il 2-0 a Roma con la Lazio e il 4-4 finale. In campionato non si vince dalla sfida allo Spezia. Cioffi è più esuberante che vuole creare una carriera, mentre Gotti è più tranquillo in panchina, come è nel suo carattere.

In casa friulana ci sono dei giocatori di qualità, Deulofeu in primis
Lui sta molto bene. Un po’ fumoso ultimamente e anche teatrante. Ti dico che a lui non va mai bene nulla. A mio avviso senza Success squalificato, non solo Beto perde il compagno ideale molto fisioc, che tiene la palla e si porta via alcuni difensori creando spazi, ma ne può risentire tutta la squadra.

Mazzarri riuscirà a salvare il Cagliari?
I curriculum non servono mai a nulla. Ma nel calcio di oggi, più che mai, servono le gratificazioni. Guida una squadra nettamente superiore rispetto alle altre concorrenti, che è in seria difficoltà, ma con un organico che nulla a che vedere con l’attuale classifica. Lui già in passato a sistemare situazioni difficili.

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