Piangere non è da friulani, così come recriminare o lamentarsi, ma lasciar passare la designazione di Piero Giacomelli per la partita di domenica alla mezza tra Roma e Udinese, non si può.
A parte le statistiche, che possono starci con qualsiasi altro direttore di gara, ma che comunque sono sconfortanti, in nove volte che ha diretto l'Udinese, sette sconfitte, un pareggio e una sola vittoria per i bianconeri, la scelta di mandare all'Olimpico l'arbitro triestino non va proprio giù, in modo particolare per gli errori commessi a gennaio in due occasioni, a Torino contro la Juve, quando annullò un gol a De Paul per un involontario, Bentancurt lo spinse, tocco di mano precedente, e al Friuli contro l'Atalanta quando da addetto al Var non segnalò a Calvarese un rigore netto su Pereyra, dando poi il via all'azione che portò al pareggio dei bergamaschi.
Da buon triestino avremmo preferito passasse la domenica a Barcola, invece, sfiga ha voluto che lo incontreremo sul campo della Roma.
Nella speranza possa essere giusto, ci affideremo per una volta a San Giusto.
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