All'andata decise Favilli ma domenica al Friuli dovrà essere un'altra storia


A decidere il match del Bentegodi era stato Andrea Favilli, arrivato dal Genoa e alla sua prima rete in Serie A dopo essere subentrato all'infortunato Di Carmine prima dell'intervallo.
Una girata vincente da pochi passi con il destro, lui sinistro, su cross dell'ex Barak deviato involontariamente dal compagno Faraoni quel tanto da spiazzare i difensori dell'Udinese.
I bianconeri provarono a recuperare ma De Maio e Lasagna sprecarono un paio di enormi palle goal da pochi passi.
Era la seconda giornata d'andata, gli scaligeri balzarono in testa alla classifica con sei punti grazie alla vittoria ottenuta a tavolino contro la Roma la settimana precedente, i bianconeri rimasero a zero con una partita in meno, quella rinviata contro lo Spezia.
Domenica il Verona scenderà a Udine con ben nove punti di vantaggio, 30 per la squadra di Juric, 21 per quella di Gotti.
Gli scaligeri arrivano dalla brutta sconfitta di Roma (3-1), i friulani dalla vittoria esterna a La Spezia (0-1), dopo aver precedentemente bloccato l'Atalanta (1-1) e l'Inter (0-0).
Il Verona schiererà gli ex Barak e Lasagna, oltre a Faraoni, l'Udinese dovrà fare a meno di De Paul, ma potrà schierare un attacco di tutto rispetto, la coppia Deulofeu-Llorente (Deullorente), sulla quale verranno riposte tutte le speranze di battere la squadra di Juric e cancellare la sconfitta dell'andata.

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