Non segna.
L'articolo potrebbe finire qui e probabilmente ci sarebbe un'apoteosi accompagnata da 90 minuti di applausi. Sarebbe il pezzo più conciso ed esaustivo al mondo. Ma non è tutto, non basta.
Da Kevin Lasagna non ce l'aspettavamo, il suo atteggiamento dopo il cambio di agente non è piaciuto.
Purtroppo non c'è niente da fare quando un giocatore ha in testa di andarsene ne risente a livello mentale, ancor di più poi se le cose non girano per il verso giusto, di più ancora se la concorrenza comincia a diventare pesante.
Se poi ti tolgono anche la fascia di capitano, beh, il quadro è completo.
Doveva essere il giocatore sul quale creare l'Udinese del futuro, doveva essere la nuova bandiera bianconera, doveva trascinare la squadra con i suoi gol. Invece si è fermato. Si è fermato con i gol.
Tante, molte, troppe le azioni da gol sprecate.
Una volta le puoi additare alla sfortuna, due anche, tre pure, mettiamoci quattro e cinque, poi però basta.
I continui e ripetuti errori hanno cominciato ad infastidire i tifosi, anche quelli più benevoli nei suoi confronti, perché Kevin è comunque un bravo ragazzo, uno che si impegna.
Ma quando è troppo, è troppo.
Specialmente se la squadra si ritrova in una posizione di classifica pericolosa, specialmente se, con tutti gli infortuni che ci sono stati e che hanno decimato il reparto offensivo, le aspettative sono ricadute tutte su di te. E tu le hai deluse. Fino a stufare qualcuno.
Questo Lasagna, quello di adesso, all'Udinese non serve.
Se va via è un bene, per noi e per lui.
Ma deve farlo alla grande, sabato contro l'Inter.
Ce lo deve.
L'articolo potrebbe finire qui e probabilmente ci sarebbe un'apoteosi accompagnata da 90 minuti di applausi. Sarebbe il pezzo più conciso ed esaustivo al mondo. Ma non è tutto, non basta.
Da Kevin Lasagna non ce l'aspettavamo, il suo atteggiamento dopo il cambio di agente non è piaciuto.
Purtroppo non c'è niente da fare quando un giocatore ha in testa di andarsene ne risente a livello mentale, ancor di più poi se le cose non girano per il verso giusto, di più ancora se la concorrenza comincia a diventare pesante.
Se poi ti tolgono anche la fascia di capitano, beh, il quadro è completo.
Doveva essere il giocatore sul quale creare l'Udinese del futuro, doveva essere la nuova bandiera bianconera, doveva trascinare la squadra con i suoi gol. Invece si è fermato. Si è fermato con i gol.
Tante, molte, troppe le azioni da gol sprecate.
Una volta le puoi additare alla sfortuna, due anche, tre pure, mettiamoci quattro e cinque, poi però basta.
I continui e ripetuti errori hanno cominciato ad infastidire i tifosi, anche quelli più benevoli nei suoi confronti, perché Kevin è comunque un bravo ragazzo, uno che si impegna.
Ma quando è troppo, è troppo.
Specialmente se la squadra si ritrova in una posizione di classifica pericolosa, specialmente se, con tutti gli infortuni che ci sono stati e che hanno decimato il reparto offensivo, le aspettative sono ricadute tutte su di te. E tu le hai deluse. Fino a stufare qualcuno.
Questo Lasagna, quello di adesso, all'Udinese non serve.
Se va via è un bene, per noi e per lui.
Ma deve farlo alla grande, sabato contro l'Inter.
Ce lo deve.
M.P.
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