A dirlo è sempre il direttore generale bianconero Pierpaolo Marino: "Lasagna? Ho sempre evidenziato nelle precedenti interviste come il cambio di procuratore rappresentasse un segnale: se un giocatore è contento non ha bisogno di cambiare procuratore. È stato lui a lavorare per questa operazione e ha portato un’offerta che non potevamo non prendere in considerazione. Ci dispiace che sia andato via, sappiamo però che i cicli si aprono e si chiudono e dobbiamo guardare avanti. Fino alla gara con l’Inter Lasagna è appartenuto al nostro progetto, poi ci sono stati dei nuovi sviluppi. Noi siamo soggetti a dover comunicare, molte volte la comunicazione può essere in contrasto con le trattative che si vanno a sviluppare e che rischierebbero di naufragare a causa di certe dichiarazioni".
A dirlo è sempre il direttore generale bianconero Pierpaolo Marino: "Lasagna? Ho sempre evidenziato nelle precedenti interviste come il cambio di procuratore rappresentasse un segnale: se un giocatore è contento non ha bisogno di cambiare procuratore. È stato lui a lavorare per questa operazione e ha portato un’offerta che non potevamo non prendere in considerazione. Ci dispiace che sia andato via, sappiamo però che i cicli si aprono e si chiudono e dobbiamo guardare avanti. Fino alla gara con l’Inter Lasagna è appartenuto al nostro progetto, poi ci sono stati dei nuovi sviluppi. Noi siamo soggetti a dover comunicare, molte volte la comunicazione può essere in contrasto con le trattative che si vanno a sviluppare e che rischierebbero di naufragare a causa di certe dichiarazioni".
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