Il francese avrebbe dovuto scontare una giornata di squalifica il 4 ottobre, giorno in cui era stata programmata inizialmente la partita con il Napoli. La sfida fu poi vinta a tavolino dai bianconeri per il forfait dei campani causa Covid.
La Juventus era convinta che l’omologazione del 3-0 avesse risolto la situazione disciplinare. In realtà, il verdetto espresso dal Collegio di Garanzia ha detto altro. Il dubbio riguarda se la sanzione entrava in vigore nella prima partita utile dopo il comunicato della FIGC, quindi il 22 dicembre contro la Fiorentina, o dal giorno seguente. L’articolo 21 comma 1 del Codice di Giustizia sportiva specifica che il provvedimento si conferma dalle 00:01 della giornata successiva, il 23 dicembre.
Il club bianconero non ha convocato Rabiot in quell’occasione, quando effettivamente poteva giocare, per riaverlo contro l’Udinese, la prima partita giocata dopo il 23 dicembre. Così, il francese dovrà scontare una doppia squalifica e Pirlo lo avrà a disposizione per la sfida di mercoledì prossimo contro il Milan
La Juventus era convinta che l’omologazione del 3-0 avesse risolto la situazione disciplinare. In realtà, il verdetto espresso dal Collegio di Garanzia ha detto altro. Il dubbio riguarda se la sanzione entrava in vigore nella prima partita utile dopo il comunicato della FIGC, quindi il 22 dicembre contro la Fiorentina, o dal giorno seguente. L’articolo 21 comma 1 del Codice di Giustizia sportiva specifica che il provvedimento si conferma dalle 00:01 della giornata successiva, il 23 dicembre.
Il club bianconero non ha convocato Rabiot in quell’occasione, quando effettivamente poteva giocare, per riaverlo contro l’Udinese, la prima partita giocata dopo il 23 dicembre. Così, il francese dovrà scontare una doppia squalifica e Pirlo lo avrà a disposizione per la sfida di mercoledì prossimo contro il Milan
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