Per tutto il primo tempo nonostante il gol del momentaneo pareggio di Pereyra, l'Udinese ha giocato sotto tono e il Bologna ha meritato il doppio vantaggio facendo quello che doveva fare, realizzare le uniche occasioni che ha avuto a disposizione.
Ancora una volta si sono viste i soliti sanguinosi errori, prima Becao si fa scappare Tomiyasu che segna indisturbato di testa su una punizione laterale, poi De Paul arriva in ritardo sull'inserimento da dietro di Svanberg che approfitta di un assist di Barrow.
C'è voluta l'espulsione per doppia ammonizione dello stesso Svanberg per risvegliare l'Udinese, che ad onestà del vero le ha provate tutte fino all'ultimo minuto, per poi essere fortunatamente premiata.
Ma quante occasioni sprecate? Troppe, come al solito, con il rischio di ritornare a casa con un'altra sconfitta. Mandragora, Nestorowski, Lasagna continuano a mettere a dura prova le coronarie dei tifosi bianconeri e del loro allenatore.
Le risorse per vincerla sono arrivate dai cambi, molto bene tutti quelli che sono entrati, da Mandragora appunto a Molina, da Ouwejan a Arslan.
Una nota di merito al turco, ci ha salvato da una sconfitta che poteva veramente compromettere il proseguo del campionato, il suo impegno e la sua dedizione lo hanno premiato e ci ha premiato.
Ora sotto con il Napoli
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