Adesso Gotti è il primo e Tudor il secondo: entrambi hanno salvato l'Udinese. Il croato però, ha fatto un miracolo

Hanno una cosa in comune, entrambi hanno salvato l'Udinese. Tudor due volte. Quella di Tudor però, alla sua prima esperienza, è stata una vera e propria salvezza miracolosa in quanto chiamato a sole quattro giornate dalla fine del campionato per sostituire Massimo Oddo dopo che aveva collezionato ben undici sconfitte di fila. I bianconeri si trovavano al 15esimo posto della classifica con 33 punti, solamente 4 di vantaggio rispetto alla Spal, che occupava il terz'ultimo, ma soprattutto con il morale a terra come quello di tutto l'ambiente bianconero. Con un incredibile rocambolesco pareggio a Benevento per 3-3 al suo esordio, una pesante sconfitta interna con l'Inter per 0-4 e due miracolose vittorie finali, una a Verona per 0-1 con rete di Barak e l'ultima in casa con il Bologna grazie a un gol di Fofana, il tecnico croato, secondo di Pirlo alla Juventus, era riuscito a mantenere l'Udinese nella massima categoria. 
L'anno successivo subentrato a Davide Nicola a fine marzo è riuscito addirittura a chiudere il campionato con il 13esimo posto in classifica. E' nell'anno successivo 2019/20 che Tudor affiancato proprio da Gotti al quale lascerà la guida tecnica della squadra dopo un avvio stentato e qualche rapporto incrinato con alcuni giocatori. Per Igor Tudor ci sarà sempre una grande riconoscenza.
Domenica i due si ritroveranno da avversari, uno di fronte all'altro, ma con il tecnico veneto nelle vesti di primo allenatore e il croato in quelle di secondo di Pirlo. 

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