Ci sono ricordi indelebili, tra questi c'è senza dubbio il miracolo di Leverkusen.
L'Udinese arrivava da una pesante sconfitta in campionato ad opera dell'Inter ma quello che fece indispettire maggiormente i tifosi bianconeri fu che nessuna tv italiana, pubblica, privata o satellitare, aveva deciso di scommettere un soldo sull'Udinese in versione europea, già sconfitta tra l'altro all'andata per uno a zero tra le mura amiche dello stadio Friuli dalla formazione tedesca allora prima in classifica nel campionato teutonico, trasmettendo in diretta la partita.
Ci volle un colpo di genio, o meglio di grande passione per i nostri colori e la nostra terra da parte di Lorenzo Petiziol, che riuscì nell'arco di poche ore ad acquisire i diritti per la partita tramite Telefriuli, regalando a tutti i tifosi bianconeri un evento che di li a poco sarebbe diventato uno tra i più belli, emozionanti ed indimenticabili di tutti i tempi.
De Canio, l'allora tecnico dell'Udinese, decise a sorpresa di schierare Massimo Margiotta al centro dell'attacco al posto del Pampa Roberto Sosa, affiancato da Muzzi, supportato da Jorgensen e Fiore.
In porta un giovanissimo Morgan De Sanctis.
Io? Io non riuscii a seguire la squadra fino a Leverkusen, come invece feci qualche anno prima quando quando perdemmo per uno a zero, per motivi di lavoro, così decisi che avrei festeggiato l'evento guardandomi la partita alla tv davanti ad una pizza.
Il caso mi portò in via Grazzano, alla pizzeria Santa Clara, pochi minuti prima del calcio d'inizio, per una pizza che mi sarei portati a casa.
C'era movimento quella sera e la pizza tardava ad arrivare, tanto che dovetti assistere al calcio d'inizio all'interno del locale.
La cosa mi stava innervosendo, ma soprattutto non riuscivo a schiodare lo sguardo dallo schermo, tanto che per nessun motivo ormai avrei lasciato ormai quel locale, non potevo. E se succedeva qualcosa? no avrei mai e poi mai potuto perdermelo.
Di li a poco arrivò il primo gol di Margiotta, era l'ottavo, un boato riempì la pizzeria e passarono solo altri dieci minuti per sentirne un altro, quando big Margio realizzò il raddoppio sempre di testa.
Ora era veramente impossibile andarmene a casa, la pizza me la mangia li.
Alla mezz'ora arrivò il gol di Ballack, di li in poi il cuore salì in gola e ci rimase fino a fine partita.
Una partita sofferta, combattuta con il cuore e ad ogni attacco del Bayer era paura vera.
De Sanctis parava tutto ma con i rinvii non arrivava nemmeno a metà campo, così che il pallone ce lo aveva sempre la squadra tedesca.
Una squadra che poteva schierare fior fiore di giocatori, come Ballack, Emerson, Ze Roberto, Kirsten e Kovac.
Alla fine ce l'abbiamo fatta, abbiamo ribaltato il risultato e passato il turno, lasciando ai posteri una partita indimenticabile.
Grazie Margiotta, grazie Petiziol.
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