Siamo l'armata bianconera 1896
“ Anche nel tuo peggior momento, giuro che ti accompagnerò “
Il tifoso vero è quello che non abbandona mai la propria squadra del cuore, quello che non le volta mai le spalle, nemmeno nei momenti più difficili e deludenti e questa frase, estratta da un coro che si leva dalla curva nord, ne è l'esempio più significante.
Sono passati 120 anni da quelle nebbioline e foschie di fine ottocento dalle quali è cominciata la storia della nostra amata Udinese, ponendola nell'elite delle squadre nate prima del novecento, grazie ai valorosi atleti udinesi guidati da Antonio Dal Dan che portarono a casa il gonfalone, rubato dagli austriaci nel 1917, dei vincitori del primo torneo di calcio sul suolo italiano, organizzato dalla federazione italiana di ginnastica, risultando di fatto i primi campioni d'Italia di calcio.
Una lunga storia, fatta di delusioni, rimpianti, sfortuna e momenti esaltanti, unendo indissolubilmente l'Udinese e i propri tifosi, condividendo gioie, dolori e tragedie, come quelle del terremoto del 1976, legando il nome dello stadio a quello della propria terra per sempre, portando alto il nome di Udine e del Friuli attraverso quei colori che la contraddistinguono da quel primo torneo pionieristico, il bianco e il nero.
Quante ne abbiamo passate assieme, e se anche alcune non le abbiamo vissute direttamente, è come se lo avessimo fatto, ce ne siamo impossessate, come l'incredibile occasione persa di essere i primi vincitori della coppa Italia, o di giocatori che non abbiamo visto ma di cui conosciamo le gesta perchè ce le hanno raccontate, ce le hanno tramandate.
Dal Dan, Selmonsson, Bettini, Zorzi, Feruglio, Valenti, Zico, Galparoli, Sensini, Balbo, Bierhoff, Amoroso, Poggi, Calori, Bertotto, Alexis Sanchez, Pinzi e Di Natale, solo per citarne alcuni, o la formazione della tripla promozione dalla C alla A con Giacomini in panchina.
Dagli anni bui della serie C, al purgatorio della B e quei saliscendi dalla serie A, fino ad arrivare ad una permanenza ormai fissa da oltre vent'anni nella massima serie, merito di un uomo in carica da trent'anni, il presidente Giampaolo Pozzo, del quale si potranno criticare tante decisioni e scelte fatte, ma al quale va il nostro ringraziamento, non ultimo per il rifacimento dello Stadio Friuli, che di fatto ha lanciato squadra e tifosi nel futuro.
Un futuro che tutti si augurano il più roseo possibile, soprattutto dopo le ultime tribolate annate, magari aggiungendo alla bacheca quel tanto sospirato trofeo, sapendo comunque che qualsiasi cosa accada saremo sempre qua, perchè noi :
“ siamo l'armata bianconera, noi siamo la curva nord
anche nel tuo peggior momento, giuro che ti accompagnerò
bianconero è il color, che ci sale dentro al cuor
forza vinci solo per la curva nord “.
Auguri Udinese !!
questo articolo appare sul giornale redatto da MondoUdinese e distribuito allo Stadio Friuli prima della gara Udinese - Lazio del 1° ottobre 2016 in onore dei 120 anni dei primi bianconeri d'Italia : l'Udinese 1896
“ Anche nel tuo peggior momento, giuro che ti accompagnerò “
Il tifoso vero è quello che non abbandona mai la propria squadra del cuore, quello che non le volta mai le spalle, nemmeno nei momenti più difficili e deludenti e questa frase, estratta da un coro che si leva dalla curva nord, ne è l'esempio più significante.
Sono passati 120 anni da quelle nebbioline e foschie di fine ottocento dalle quali è cominciata la storia della nostra amata Udinese, ponendola nell'elite delle squadre nate prima del novecento, grazie ai valorosi atleti udinesi guidati da Antonio Dal Dan che portarono a casa il gonfalone, rubato dagli austriaci nel 1917, dei vincitori del primo torneo di calcio sul suolo italiano, organizzato dalla federazione italiana di ginnastica, risultando di fatto i primi campioni d'Italia di calcio.
Una lunga storia, fatta di delusioni, rimpianti, sfortuna e momenti esaltanti, unendo indissolubilmente l'Udinese e i propri tifosi, condividendo gioie, dolori e tragedie, come quelle del terremoto del 1976, legando il nome dello stadio a quello della propria terra per sempre, portando alto il nome di Udine e del Friuli attraverso quei colori che la contraddistinguono da quel primo torneo pionieristico, il bianco e il nero.
Quante ne abbiamo passate assieme, e se anche alcune non le abbiamo vissute direttamente, è come se lo avessimo fatto, ce ne siamo impossessate, come l'incredibile occasione persa di essere i primi vincitori della coppa Italia, o di giocatori che non abbiamo visto ma di cui conosciamo le gesta perchè ce le hanno raccontate, ce le hanno tramandate.
Dal Dan, Selmonsson, Bettini, Zorzi, Feruglio, Valenti, Zico, Galparoli, Sensini, Balbo, Bierhoff, Amoroso, Poggi, Calori, Bertotto, Alexis Sanchez, Pinzi e Di Natale, solo per citarne alcuni, o la formazione della tripla promozione dalla C alla A con Giacomini in panchina.
Dagli anni bui della serie C, al purgatorio della B e quei saliscendi dalla serie A, fino ad arrivare ad una permanenza ormai fissa da oltre vent'anni nella massima serie, merito di un uomo in carica da trent'anni, il presidente Giampaolo Pozzo, del quale si potranno criticare tante decisioni e scelte fatte, ma al quale va il nostro ringraziamento, non ultimo per il rifacimento dello Stadio Friuli, che di fatto ha lanciato squadra e tifosi nel futuro.
Un futuro che tutti si augurano il più roseo possibile, soprattutto dopo le ultime tribolate annate, magari aggiungendo alla bacheca quel tanto sospirato trofeo, sapendo comunque che qualsiasi cosa accada saremo sempre qua, perchè noi :
“ siamo l'armata bianconera, noi siamo la curva nord
anche nel tuo peggior momento, giuro che ti accompagnerò
bianconero è il color, che ci sale dentro al cuor
forza vinci solo per la curva nord “.
Auguri Udinese !!
questo articolo appare sul giornale redatto da MondoUdinese e distribuito allo Stadio Friuli prima della gara Udinese - Lazio del 1° ottobre 2016 in onore dei 120 anni dei primi bianconeri d'Italia : l'Udinese 1896
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