La conferenza stampa di Vigi, Gigi Delneri nel giorno della sua presentazione come nuovo mister dell’Udinese, ha suscitato molti pareri positivi e trasmesso una fiducia che da troppo tempo non si riusciva a cogliere. Sarà per il fatto che è “ uno di noi ”, e lui lo è veramente, non solo a parole, come quelle che ha usato per spiegare che atteggiamento e gioco di squadra vanno oltre ai moduli, ai numeri : “ numars son numars “, intercalando nel rispondere ad un giornalista, ma soprattutto perchè ha dato la sensazione di avere le idee chiare, di sapere già dove intervenire per correggere ruoli e posizioni in campo e di conoscere le caratteristiche dei giocatori che avrà a disposizione meglio dei suoi tre predecessori.
Ognuno pensa ai fatti propri, ci sono gruppi, gruppetti e sottogruppi, c’è il clan dei colombiani, dei brasiliani e dei francesi, mentre quello degli italiani è in minoranza e non ha l’esperienza e la personalità per essere lo zoccolo duro dello spogliatoio.
Caro Gigi dovrai essere tu lo zoccolo duro, dovrai essere la prima pietra sulla quale costruire la nuova Udinese. Un compito affatto facile, come quello di dare una fisionomia, un’anima ed un gioco a questa squadra.
In bocca al lupo Gigi !
Questo prima di entrare nello spogliatoio, adesso che ci sei dentro, caro Gigi, leggi attentamente le avvertenze.
Quando entri nello spogliatoio o in campo, fai ben capire chi è che decide e comanda, hai finalmente la possibilità di mettere a posto le cose, per noi, per l’Udinese, ma soprattutto per te. Non guardare in faccia nessuno, fai piazza pulita, ci sono giocatori che si trascinano per il campo e che con l’Udinese hanno chiuso da un pezzo, ci sono giovani che credono di essere arrivati, quando invece non sono nessuno, ci sono altri invece che hanno voglia e meritano una chance, ci sono quelli che aspettano la fine del campionato per andare altrove, ci sono giocatori esperti che non hanno abbastanza carisma per caricarsi la squadra sulle spalle, e ci sono gli scontenti.
Ognuno pensa ai fatti propri, ci sono gruppi, gruppetti e sottogruppi, c’è il clan dei colombiani, dei brasiliani e dei francesi, mentre quello degli italiani è in minoranza e non ha l’esperienza e la personalità per essere lo zoccolo duro dello spogliatoio.
Caro Gigi dovrai essere tu lo zoccolo duro, dovrai essere la prima pietra sulla quale costruire la nuova Udinese. Un compito affatto facile, come quello di dare una fisionomia, un’anima ed un gioco a questa squadra.
In bocca al lupo Gigi !
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