Iachini ? c'era da aspettarselo

L’annuncio da parte dell’Udinese che il nuovo allenatore per la stagione 2016/17 sarebbe stato Giuseppe Iachini, è stata per i tifosi bianconeri la prima notizia spiacevole da quello che sarebbe dovuto essere il nuovo corso. A molti è venuto un colpo, altri hanno avuto incubi, altri ancora hanno incominciato a prevedere il futuro, quello che poi si è rilevato.

Solo una piccola parte, i più spiritosi e buontemponi, quelli pervasi dall’umorismo, sostenevano che bisognava dargli fiducia e che ci voleva un po di pazienza, ma da bravi comici, probabilmente lo dicevano solo per strapparci un sorriso e farci vivere alcuni momenti spensierati.
 In verità Iachini non lo voleva nessuno. Solo Pozzo e solo per una questione di lista, quella degli allenatori del Palermo. Non è un caso che in questi giorni sia apparso anche il nome di Corini, strano invece, non sia stato contattato Ballardini, ma è chiaro che uno tra Schelotto e De Zerbi sarà il gran rimpianto di Gino.

Insomma, la stagione era partita già con il piede sbagliato, con molti dubbi e tanti timori, eppure i tifosi avevano risposto molto bene alla campagna abbonamenti e anche come presenze allo Stadio, memori delle promesse del presidente di creare un’Udinese tutta nuova e più forte.

Promesse non mantenute, confermando gran parte dei giocatori della vecchia guardia, non puntando su uno zoccolo di italiani e fallendo gli acquisti in ogni reparto. Poi ci ha pensato Iachini.

Giovani sui quali avrebbe dovuto puntare fin da subito sono stati relegati in panchina, scelte tecniche discutibili e formazioni ancor di più e la totale assenza di gioco. Infine una preparazione estiva molto ambigua, non si è mai visto correre l’Udinese ne al parco del Cormor ne sui campi del Bruseschi. Quando i calciatori sono contenti della preparazione svolta, come affermò qualcuno, meglio alzare le antenne, potrebbe significare che non hanno fatto una mazza.

E a vederli in campo, il dubbio cresce.

Dai, si sapeva sarebbe finita così.

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