Preparate pala, piccone e filo spinato, il nemico non deve passare. L’intenzione è chiara, le conferme arrivano anche dalle affermazioni degli alti ufficiali bianconeri, con la Roma, l’obiettivo è non perdere.
Il Sergente Colantuono, dopo aver ricevuto l’ordine dal Generale Pozzo di cominciare a fare punti dalla sfida con i giallorossi, pena l’esilio ad Anzio, ha preparato lo squadrone bianconero ad intense esercitazioni di contenimento, accerchiamento e ove possibile di avanzamento.
Dopo l’inaspettata e cocente sconfitta sul suolo frusinate, il morale della truppa è molto basso, in quanto si è vista costretta ad indietreggiare nelle buie retrovie della serie A, ma per non perdere ulteriore terreno in classifica, dovrà lottare con il coltello tra i denti e la baionetta affilata contro l’esercito romano guidato da tale Maggiore Spalletti, a Udine meglio conosciuto col nome di “ ciao fenomeni “.
La tattica studiata dal Sergente Colantuono prevede una vedetta sulla linea di porta preposta non solo a fornire informazioni sui movimenti nemici ma anche come ultimo baluardo, dopo di che una prima trincea composta da una fila di quattro difensori pronti a tutto per impedire al nemico di raggiungere l’obiettivo prefissato (Widmer, Felipe, Danilo e Adnan). All’occorrenza può trasformarsi in bunker.
In mezzo al campo di battaglia verrà allestita una seconda trincea, composta da ben cinque uomini (Edenilson, Badu, Hallfredsson Fernandes, Armero), con il solo obiettivo di fermare sul nascere ogni tentativo di incursione del nemico, creare densità e confusione per permettere all’unico incursore offensivo di sorprendere le retrovie romane qualora ce ne fosse l’occasione, non perdendo mai di vista l’unico importante obiettivo, il risultato di pari e patta.
Si preannuncia una dura battaglia, lo Stadio Friuli va difeso da un’ulteriore tentativo di conquista e saccheggio.
Tutti in trincea !!
questo articolo appare su MondoUdinese.it
Il Sergente Colantuono, dopo aver ricevuto l’ordine dal Generale Pozzo di cominciare a fare punti dalla sfida con i giallorossi, pena l’esilio ad Anzio, ha preparato lo squadrone bianconero ad intense esercitazioni di contenimento, accerchiamento e ove possibile di avanzamento.
Dopo l’inaspettata e cocente sconfitta sul suolo frusinate, il morale della truppa è molto basso, in quanto si è vista costretta ad indietreggiare nelle buie retrovie della serie A, ma per non perdere ulteriore terreno in classifica, dovrà lottare con il coltello tra i denti e la baionetta affilata contro l’esercito romano guidato da tale Maggiore Spalletti, a Udine meglio conosciuto col nome di “ ciao fenomeni “.
La tattica studiata dal Sergente Colantuono prevede una vedetta sulla linea di porta preposta non solo a fornire informazioni sui movimenti nemici ma anche come ultimo baluardo, dopo di che una prima trincea composta da una fila di quattro difensori pronti a tutto per impedire al nemico di raggiungere l’obiettivo prefissato (Widmer, Felipe, Danilo e Adnan). All’occorrenza può trasformarsi in bunker.
In mezzo al campo di battaglia verrà allestita una seconda trincea, composta da ben cinque uomini (Edenilson, Badu, Hallfredsson Fernandes, Armero), con il solo obiettivo di fermare sul nascere ogni tentativo di incursione del nemico, creare densità e confusione per permettere all’unico incursore offensivo di sorprendere le retrovie romane qualora ce ne fosse l’occasione, non perdendo mai di vista l’unico importante obiettivo, il risultato di pari e patta.
Si preannuncia una dura battaglia, lo Stadio Friuli va difeso da un’ulteriore tentativo di conquista e saccheggio.
Tutti in trincea !!
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