Non è che non Gradisca il ritiro, però…..
Ormai è fatto, deciso, la squadra ed il suo allenatore vanno puniti dopo la clamorosa sconfitta a Carpi e la deludente prestazione contro la Juve al cospetto dei primi 25 mila del nuovo Stadio Friuli.
Allenamenti raddoppiati ? Orari anticipati ? Ripetute e cazziatoni ?
No, nulla di tutto questo, tutti in ritiro a meditare e a confrontarsi sulle malefatte, a rinforzare l’amicizia a suon di sfide alla play-station e al biliardo, nel temutissimo Hotel “ Al Ponte”, noto per le regole ferree, gli insegnamenti severi e i regolamenti rigidi.
Ancor ben più ostile degli altri noti “ Là di Moret “ e “ Astoria “, dicono.
Ha un unico neo, i giocatori che ci entreranno, non usciranno più forti di prima alla fine del periodo di villeggiatura, non ha il potere di farceli tornare qualitativamente migliori.
Purtroppo.
Che il momento sia delicato non v’è dubbio, che all’orizzonte ci sia un Palermo moribondo in nostra attesa per essere rivitalizzato, anche, che questo ritiro servirà per studiare il prossimo avversario, idem.
Eppure del nuovo allenatore Schelotto non sappiamo nulla, quali idee calcistiche abbia, quale modulo preferisca, quale schieramento potrebbe mandare in campo. Sarà una vera e propria trasferta al buio.
Colantuono quindi, non dovrebbe avere particolari difficoltà, potendo così lavorare indisturbato sugli schemi per neutralizzare i rosanero e sfruttare le sue doti da veggente per anticipare le eventuali scelte tecniche del mister, o meglio mistero, argentino.
questo articolo appare su MondoUdinese.it
Ormai è fatto, deciso, la squadra ed il suo allenatore vanno puniti dopo la clamorosa sconfitta a Carpi e la deludente prestazione contro la Juve al cospetto dei primi 25 mila del nuovo Stadio Friuli.
Allenamenti raddoppiati ? Orari anticipati ? Ripetute e cazziatoni ?
No, nulla di tutto questo, tutti in ritiro a meditare e a confrontarsi sulle malefatte, a rinforzare l’amicizia a suon di sfide alla play-station e al biliardo, nel temutissimo Hotel “ Al Ponte”, noto per le regole ferree, gli insegnamenti severi e i regolamenti rigidi.
Ancor ben più ostile degli altri noti “ Là di Moret “ e “ Astoria “, dicono.
Ha un unico neo, i giocatori che ci entreranno, non usciranno più forti di prima alla fine del periodo di villeggiatura, non ha il potere di farceli tornare qualitativamente migliori.
Purtroppo.
Che il momento sia delicato non v’è dubbio, che all’orizzonte ci sia un Palermo moribondo in nostra attesa per essere rivitalizzato, anche, che questo ritiro servirà per studiare il prossimo avversario, idem.
Eppure del nuovo allenatore Schelotto non sappiamo nulla, quali idee calcistiche abbia, quale modulo preferisca, quale schieramento potrebbe mandare in campo. Sarà una vera e propria trasferta al buio.
Colantuono quindi, non dovrebbe avere particolari difficoltà, potendo così lavorare indisturbato sugli schemi per neutralizzare i rosanero e sfruttare le sue doti da veggente per anticipare le eventuali scelte tecniche del mister, o meglio mistero, argentino.
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