Chi si accontenta gode, così così
Conosco certe notti di Ligabue, ma certe partite hanno quanto meno il potere di toglierti l'angoscia di dosso. L'Udinese doveva vincere, a tutti i costi e in qualsiasi modo e di questo ci saremmo accontentati fin prima del fischio d'inizio. Lo ha fatto e siamo contenti, perchè oltre a toglierci un peso dallo stomaco, ci ha tolto, almeno momentaneamente, da una posizione di classifica molto pericolosa . Abbiamo goduto ? Così, così.
Per superare la Sampdoria si è scelta l'unica via possibile, quella della grinta, della corsa e del pressing in determinate zone del campo, perchè come si è visto sono ancora molte le difficoltà nel creare gioco.
Se le note positive arrivano ancora dalla difesa, molti dubbi rimangono per altre zone del campo, specialmente le fasce laterali, dove Edenilson sembra essere sacrificato sulla sinistra, mentre Widmer raramente affonda provando l'uno contro uno.
La mediana regge grazie all'ottima interdizione di Iturra ma perde in qualità ed estro quando tocca allo stesso cileno dover inserirsi palla al piede.
Di tutt'altro spessore rispetto alle partite precedenti, la prestazione di Thereau, finalmente più sveglio e attivo nella manovra offensiva, facendo da sponda per gli inserimenti dei compagni.
Al suo fianco bomber Aguirre, annunciato titolare già da metà settimana, l'uruguayano oltre ai calzettoni tirati su fin sopra al ginocchio, non se ne vedono più da anni nei campi da calcio, sfoggia un paio di cross interessanti e un buon movimento su tutto il fronte d'attacco, senza però essere particolarmente pericoloso, al contrario del vecchio Totò, che dal momento del suo ingresso ha saputo ancora una volta accendere la luce dello Stadio Friuli.
Ma la vittoria ha un protagonista assoluto, Emmanuel Badu. Il ghanese è la vera spina nel fianco della Sampdoria, spinge, marca, si inserisce, torna, attacca e trova anche anche il gol, intuendo rapidamente la sponda di Thereau ed infilando Viviano grazie alla ribattuta della traversa oltre la linea di porta. E quell'esultanza mano alla fronte, che più che un saluto militare sembra un saluto alla Benny Hill.
D'altronde, come ha detto Danilo a fine gara, siamo questi.
Accontentiamoci.
questo articolo appare su MondoUdinese.it
Commenti
Posta un commento