Che movimento tra le panchine, tutto è cominciato con l'arrivo di Donadini al Bologna, poi il rientro di Castori al Carpi al posto di Sannino, l'esonero di Iachini, passando per Zenga, in attesa del destino di Mandorlini e Colantuono.
Sicuramente quello di Zenga è stato l'episodio che ha fatto più discutere, l'ex portiere di Inter e Samp in Italia non è mai riuscito ad avere la giusta credibilità, pagando probabilmente quel carattere scanzonato e guascone oltre le righe che si porta fin da quando era giovane. All'estero invece tutt'altra cosa, le soddisfazioni migliori, condite da qualche vittoria, seppur in campionati minori rispetto a quello italiano. Eppure anche qui da noi non ha fatto poi così male, Catania e Sampdoria ne sono l'esempio, ma l'esclusione imprevista ai preliminare di Europa League con i blucerchiati aveva tracciato un solco troppo profondo da non riuscire a colmarlo nonostante i 18 punti conquistati, le 19 reti realizzate e le 17 subite, una salda posizione di metà classifica e con il giocatore attualmente al comando della classifica marcatori assieme ad Higuain, ovvero Eder.
Al presidente Ferrero non è andata giù la sconfitta in casa nell'ultima partita in campionato contro la Fiorentina, tra l'altro la prima, ma probabilmente nelle sue intenzioni c'era già l'idea di allontanare il Walter alla prima occasione possibile. E cosi è stato.
Ora mi chiedo come il viperettta possa ingaggiare Montella continuando a stipendiare Zenga, con i vari problemi finanziari che ha ma non mi sorprenderei di quali invenzioni possa essere capace pur di risolvere da solo i problemi, un vero e proprio selfie-made-man, conoscendo la sua passione per le foto da smartphone.
Abbastanza prevedibile invece l'esonero di Iachini, conoscendo le abitudine di Zamparini, che non si smentisce nemmeno stavolta dando il benservito all'allenatore della promozione e della tranquilla salvezza nella passata stagione. Imprevedibile invece la reazione di alcuni giocatori, su tutti il mudu Vasquez e il capitano Sorrentino, che su twitter hanno espresso la loro amarezza per l'allontanamento del loro mister. In molti comunque scommettono sul suo rientro a breve dopo la chiamata di Ballardini a guidare la panchina rosanero, non certo il vate degli allenatori, e con il morale della squadra tutto da valutare.
In tutto questo bailame di allenatori, non potevo esimermi dal dedicare due parole a Stramaccioni, nuovo mister del Panathinaikos, che si avvarrà di un altro ex bianconero come vice, Roberto Muzzi.
Credo che ad Atene troverà la sua dimensione, potendo parlare di calcio come lui gradisce, da filosofo, nella patria della filosofia, dove penderanno dalle sue labbra in attesa dei suoi insegnamenti tecnico-tattici. Stramapicuro.
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