Udinese : Buon Anno Zero

Buon Anno Zero

regà, ecco li bboni propositi pè l'anno zero : 

1)  trovà un gioco pe sta squadra....... visto che nun ce se riesce a fa de mejo, io pensavo de provà con " Indovina Chi ? "  mentre Deki  voleva  provà " Risiko " , Pozzo chiaramente er " Monopoly " 

2) faje vedè a Evangelista come se fanno li cross e spiegaje che "  è un passaggio in cui la palla viene alzata da terra, solitamente per consentire all'attaccante di deviarla verso la porta: tale passaggio è così chiamato poiché incrocia (dall'inglese "cross") il movimento della punta.
Per essere eseguito al meglio, il cross necessita di una buona visione di gioco e di precisione " 

3) faje capì a Totò che lo stamo a gestì..... " caro Totò per te c'avemo una diversa conceziò della gestione dè energie......fòri casa nun vedi palla, quinni segni de meno, indi pè cui, siedete in panca "

4) spiegà a Badu cos'è er pallone......c'ho solo un contratto biennale, ma c'ha posso fa

5) ritrovà quer figaccione de Kone.......lo stamo ancora a cercà, er Rocco Siffredi der centrocampo, specialista dell'inserimento 

6) fa entrà Allan nelle mjori classifiche statistiche de Europa........ar momento è er peggiore pè palle perse

7) ricordà a Muriel de fa ciò che je dico io, pecchè io sò grande e lui è piccolo, io c'ho ragione e lui c'ha torto.......nun po prenne sta decisione de panza e volè annà a Samp.....solo pecchè de Ferrero je piace a nutella, i rocher, i kinder, la fiesta......

8 ) spiegà a Giaretta che se va via Muriel c'ha da rivà uno uguale........solo che Ronaldo ha smesso de giocà già da mpò......e Pazzini nun lo vojo Niang pè scherzo

9 ) ricordamme de ringrazzià er mio amico Gino......le fiduciarie se stanno ad avvicinà, hanno lasciato Panama e sò arrivate in Olanda.......un giorno ariveranno pure qui.....e pagheranno e tasse come tutti...... e finarmente sarà l' [b]Anno Zero[/b]

daje de tacco daje de punta quanto è bbona la sora Assunta........
ahahahahahahah

sò bravo, sò bello, sò intelligente, sò piaciò........me chiamo Stramacciò


( parodia time )


La conferenza di Stramaccioni da  Udineseblog.it 


A fine anno è tempo di bilanci anche in casa Udinese dove mister Stramaccioni fa il punto della situazione in vista della ripresa del campionato contro la Roma: "Oggi è importante ricominciare a lavorare con l'atteggiamento giusto. Dobbiamo ripartire e incrementare il nostro bottino per raggiungere al più presto i nostri obiettivi. Ci troveremo di fronte una delle squadre più forti della A".
La classifica è buona. Manca sempre la continuità, la squadra deve cambiare passo: "Questa è la cosa su cui lavoriamo da inizio stagione. Voglio anche io una Udinese più continua. Non sarà facile, la A è molto equilibrata. L'obiettivo della continuità è il nostro pallino, ma servono grinta e fame per raggiungere la salvezza. A Genova in questo senso c'è stato un passo avanti. Continuità, ma anche forza caratteriale".
A Genova le seconde linee si sono fatte trovare pronte: "Questo testimonia il lavoro che si fa in settimana, perchè i nostri calciatori si sono allenati alla grande. Le condizioni per noi non sono ottimali: difesa e centrocampo sono in grandissima emergenza, rischiamo di perdere altri 4 giocatori per le nazionali (Badu, Wague, Zapata e Evangelista). Speriamo di recuperare Domizzi e Piris, altrimenti la situazione è brutta".
Tatticamente quali sono i punti fermi della squadra? "Il 3-5-2 o 3-5-1-1 è il modulo su cui si è costruita la squadra anche in fase di mercato. Abbiamo avuto delle defezioni importanti dopo la seconda di campionato che ci han portato a cambiare, adattarci, ma questo non fa che accrescere e migliorare il bagaglio di un gruppo. Con la difesa a 3 puoi difendere con maggiore aggressività".
Muriel: se va via diventa un problema, o era peggio trovargli una collocazione? "L'Udinese non si è mai resa particolarmente attiva sul mercato di gennaio, per una questione di programmazione. Credo che in un mercato di riparazione sia giusto intervenire dove ci sono delle migliorie da fare. La nostra società attira le attenzioni di grandi club, ma tra l'avere delle offerte e andare via, ce ne passa. Muriel ogni volta che è stato bene ha giocato. Credo molto in lui e credo che farà bene. E' stato sfortunato nella mia gestione a causa degli infortuni, ma ogni volta che l'ho avuto a disposizione e l'ho reputato in condizione, l'ho fatto giocare".
La Coppa Italia: quanto conta quel torneo? "E' il nostro altro obiettivo con il campionato. Anche con il Cesena ho mandato in campo i migliori, ci teniamo. Ma non bisogna illudere nessuno, visto che si va avanti con gare secche. Adesso ce la giocheremo con il Napoli, non snobberemo la competizione".
Se Muriel andrà via, di che tipo di attaccante avrà bisogno? "Il nostro attacco è stato costruito con una certa idea. Solo Totò è indiscutibile. Thereau è più di raccordo, Totò è uomo d'area, Muriel abbina le qualità di punta a quelle di un grande scattista. Geijo è l'unica punta di struttura che permette di far salire la squadra. Chi viene sostituito, dovrà esserlo con un altro uguale".
Le dichiarazioni di Muriel che effetto ti hanno fatto? "A me sembra sempre strano che le dichiarazioni arrivino quando non è a Udine. Vedo delle dichiarazioni strumentali. Finchè è qui, in campo fa quello che dico io e fuori dal campo fa quello che dice la società. Non mi permetto di dire che non sono vere, ma ogni volta che va via arrivano dichiarazioni particolari. Ma lui ha un contratto lungo e fa quello che dice l'Udinese e il suo allenatore".
I giovani pronti al debutto chi sono? "Con l'emergenza a centrocampo avremo lì i giocatori contati.Hallberg per profilo può essere uno dei giovani più interessanti che ancora non hanno esordito".
Di Natale formato casalingo? "Lui è imprescindibile. Il problema non è lui, ma la squadra. In casa riusciamo a mettere la nostra punta centrale più in condizione di capitalizzare le occasioni in area di rigore. Lui è un patrimonio a cui non rinunceremo mai. Fuori casa facciamo fatica a servire la punta centrale e lui soffre per caratteristiche questa lacuna della squadra. Quindi ci può stare che sia utilizzato per subentrare. Ma questo è un problema della squadra, non sua. Anche per questione di gestione delle energie, lo teniamo pronto in casa. Voglio sottolineare che lui e Allan sono in cima a certe classifiche di rendimento del 2014".
Evangelista: il suo percorso di crescita. E' acerbo per un impiego più continuato? "Non può essere un sostituto immediato perchè fino a febbraio è in nazionale sub 20 brasiliana, visto il suo grande talento. Lì fa il trequartista, molto bene. Non è però un attaccante, agisce alle spalle di una o due punte, anche da esterno, visto che sa saltare molto bene l'uomo. A noi piace tantissimo".
Kone arretrato a centrocampo? "Era partito molto forte, era un punto fermo. Dall'infortunio con il Cesena al flessore non si è più ripreso bene fino a domenisca scorsa.Noi lo abbiamo preso per giocare interno di centrocampo nel 3-5-2 e domenica ha giocato in quel ruolo, che ha ricoperto anche a Bologna. Quella è la sua posizione".
Un desiderio per il 2015? "Tolti i propositi personali, ho un verbo in testa che è costruire. Costruire una Udinese importante, il motivo che mi ha portato qui. Questo per me è un anno zero per costruire qualcosa di importante in una grandissima piazza che paga una carenza mediatica che non merita. Il mio obiettivo è costuire, che vol dire salvarsi bene e costruire una Udinese che possa tornare a far bene e un domani non avere più come obiettivo la salvezza".
Anno zero: cosa si può fare di più? "Non voglio illudere, dobbiamo lavorare ancora tanto. Parlo di anno zero perchè condivido l'idea con la mia società. Noi dobbiamo costruire dei campioni, alcuni sono ancora qui. La forza dell'Udinese deve essere ricostruire un ciclo con i nuovi Di Natale, Domizzi, Pinzi. Ma  il nostro obiettivo è la salvezza, raggiunta con questa idea. Sono qui per un progetto biennale, che spero sarà ancora più lungo, per lottare per qualcosa di diverso dalla salvezza. L'Udinese ha chiari prospetti per il futuro con giocatori che l'Udinese segue: salviamoci, costruiamo anche per il nuovo stadio".
Qual'è la sua idea dei giovani italiani? "Vedo la difficoltà di reclutare i migliori giovani in una parte d'Italia non popolatissima. Qui c'è Simone Scuffet, già esploso, e Alex Meret, i due migliori portieri del futuro. La società dimostra molta maturità nella loro gestione".




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