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Centrocampo : un reparto di poca qualità
Si parla di atteggiamento, di stare corti, di pressare, di ribaltare l'azione, tutte cose giuste che vanno fatte ma che ancora mancano a questa squadra e non possono nemmeno essere sopperite dalla qualità dei giocatori.
Il problema non nasce oggi, non lo ha creato Stramaccioni, nasce dall'annata precedente, quando lo stesso Guidolin non è riuscito a far cambiare ritmo, atteggiamento e proposizione a quel reparto.
Oggi è mancato anche Kone, che seppur in non perfette condizioni fisiche è uno che in campo si fa sentire.
Un centrocampo di poca qualità che se abbassa il baricentro non è in grado di tener palla e farla girare, ma si fa schiacciare lasciando perfino l'iniziativa di manovra agli avversari, se invece alza il baricentro riesce per buoni tratti a pressare ma non ha le qualità per essere determinante in zona gol o di rifinitura.
Credo che con maggior coraggio e dando più continuità a Fernandes e lasciando fuori Allan, riportando Guilherme al centro del gioco davanti la difesa e con Kone a completare il reparto, le cose potrebbero migliorare.
Naturalmente questa rivoluzione ha bisogno del ritorno alla difesa a tre, quella che si è rivista oggi contro il Chievo e che non è dispiaciuta.
Per il resto è stata la giornata di Di Natale autore al solito dell'unico gol di oggi dell'Udinese ma che gli ha permesso di arrivare a quota 200 in serie A e 300 tra i professionisti dopo 400 gare.
Fantastico.
Sempre più nella storia dell'Udinese, sempre più nella storia del calcio italiano.
Il Chievo ha fatto la sua partita, prima di contenimento, seppur nel primo tempo abbia avuto la miglior occasione per passare in vantaggio con Pellissier, la respinta di Danilo sulla linea ha evitato il peggio, poi di coraggio, quando l'Udinese è calata a centrocampo, ha spinto e manovrato molto meglio, trovando nel secondo tempo un gran gol di Radovanovic dalla distanza, dopo un lungo giro palla fuori dall'area senza che nessun bianconero contrastasse l'azione clivense.
Ora ci attende la doppia trasferta di Milano, prima con il Milan poi con l'Inter.
Nella speranza di non gettare il piccolo tesoretto fin qui costruito.
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